Una intelligenza artificiale crea videogiochi? Esiste, e si chiama Angelina.
So che per molti di voi questo titolo può sembrare provocatorio ma è tutto reale.
Angelina è una Intelligenza artificiale che sta imparando a realizzare videogiochi da sola.
L’idea di questo progetto si deve ad un ricercatore inglese, Michael Cook, che qualche anno fa ha cominciato a lavorare su questo progetto.

Da quando è stata inventata, Angelina ha creato circa 40 giochi funzionanti.
Come funziona Angelina?
L’intelligenza artificiale creata da Cook implementa frasi e parametri base stabiliti dal ricercatore. Nonostante Angelina usi codice personalizzato per creare giochi e scandagliare sistemi alla ricerca di modelli ed effetti sonori il programma funziona attraverso la cosiddetta evoluzione computazionale.
“È un modo di creare cose ispirate da come funziona l’evoluzione nel mondo reale. Ci sono molte ricombinazioni casuali di elementi, con una certa dose di pressione o meccanismi di selezione per assicurarsi che siano scelti i migliori esempi per combinarsi l’uno con l’altro in ogni fase dello sviluppo. Angelina usa questa tecnica per realizzare livelli, posizionare nemici e così via”, spiega Cook.
Man mano che il software migliora richiede sempre meno input da parte del ricercatore. Se prima Cook doveva scegliere gli elementi artistici o lo stile grafico del gioco ora invece questi compiti sono gestiti da Angelina.
Angelina ad oggi, non conosce ancora quanto la combinazione di alcuni elementi possa avere interesse sulla mente dei giocatori, non riesce quindi a fare nessuna scelta qualitativa, essendo un robot. O almeno, non ancora.
L’idea di Cook è quella di insegnare ad Angelina a modificare e scrivere da sola il codice, e poi presentare questi giochi al festival dei giochi indipendenti, ovvero all’IGF – l’Independent Games Festival.
Per avere maggiori informazioni su Angelina, e sui giochi che lei sviluppa, potete visitare il sito ufficiale del progetto.
