Questa è una analisi sulla partecipazione degli esponenti politici sui vari social network.
Ovviamente, come c’era da aspettarselo, Beppe Grillo domina la comunicazione 2.0, ma lentamente anche altri cominciano a guadagnare terreno.
Questa ricerca di ECCE/Customer, mostra che in queste elezioni 2013 qualcosa sta cambiando:
infatti nell’ultima settimana, i fan di Mario Monti, hanno condiviso i loro video e i programmi su Facebook, poi dietro ci sono i fan di Ingroia e il solito Beppe che con lo Tsunami Tour ha superato tutti gli altri: ogni contenuto condiviso dai militanti del M5S è stato visto in media 4.000 volte.
Nel periodo di rilevazione della ricerca (28 gennaio – 3 febbraio) nelle Fanpage dei 20 candidati presi in esame sono state create in totale 1 milione e 185 mila attività da circa 420 mila persone (totale cumulato del “Parlano di te” dato in mostra su Facebook).
Questo significa che ogni minuto sono state coinvolte da messaggi politici 42 persone con 2 attività al secondo durante tutte le 24 ore.
Se dovessimo stilare una classifica di persone che parlano di un politico, analizzando il dato “Parlano di te” è dominata ancora da Beppe Grillo con 209 mila persone, al secondo posto Silvio Berlusconi, poi Nichi Vendola e successivamente Pierluigi Bersani.

Per quanto riguarda invece la pubblicazione dei contenuti da parte degli stessi politici Beppe Grillo condivide un contenuto ogni 19 minuti in media.
Nichi Vendola, ogni ora e 24, ed al terzo posto Bersani con un nuovo contenuto ogni ora e 36. Angelino Alfano, Pierferdinando Casini, Mario Monti e Silvio Berlusconi sono dietro con contenuti ogni 3 ore e 40 minuti circa.
Parlando di Twitter invece in una settimana sono state rilevate 4 milioni e 623 mila attività politiche fra candidati e followers con una media incredibile di 8 tweet al secondo (considerate tutte le 24 ore).
Bersani in questo caso supera Monti che è al secondo posto ma la sorpresa è tutta per Oscar Giannino che è in terza posizione superando anche Beppe Grillo e Nichi Vendola.
I candidati politici, hanno twittato ben 2331 volte avendo 91 risposte da parte degli utenti.

Che dire dopo aver visto questi dati? Sicuramente molti politici hanno percepito l’utilità dei social network, prima presenziati solo da Beppe Grillo, e ora, anche in vista di una situazione nel 2013 molto instabile, con tanti indecisi e molti che vorrebbero astenersi cercano di puntare tutto su queste nuove forme di comunicazione sociale.
Perchè puntano su questi mezzi? E’ presto detto:
- Costo molto basso rispetto ad annunci stampa o televisione e in tempi di crisi fa sempre bene risparmiare
- I social network raggiungono un bacino di utenza (16-35 anni) che oggi ha molta sfiducia nella politica
- Possono far sentire la loro voce anche al di fuori delle classiche tribune elettorali, infischiandosene della par condicio.
Sicuramente il risultato delle elezioni non è scontato. Forse dopo le elezioni questi dati verranno visti come precursori di un risultato che era già scritto sulla rete, oppure no. Forse Facebook e Twitter non spostano tanti voti, o forse si.
La cosa certa è che l’utilizzo dei social network nella comunicazione politica si fa sempre più attivo.
