Per caso mi sono trovato oggi sul sito dell’ATAC (Azienda di trasporto di Roma) e ho scoperto con un Banner in Home page che stanno sperimentando il wifi in alcune zone di roma e su alcuni autobus della capitale. Il progetto si chiama WiMove ed è secondo me una notevole iniziativa.
Ecco qui un estratto:
“Il progetto WiMove è stato realizzato dal Comune di Roma, in qualità di Capofila del progetto, insieme ai Comuni di Cagliari, Genova e Parma e alle Province di Firenze ed Imperia, ed è stato finanziato dal “Programma Elisa” del Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Atac S.p.A. ha progettato ed implementato i servizi e le soluzioni per il Comune di Roma, che si è posto alcuni obiettivi: migliorare i servizi di infomobilità esistenti e di sperimentarne di nuovi; realizzare una rete free WiFi che permetta l´accesso libero ai servizi informativi su trasporto e turismo senza limiti di tempo ed un accesso libero ad Internet per un tempo limitato (1 ora); realizzare nuovi servizi finalizzati all´integrazione delle informazioni di interesse turistico e sul trasporto pubblico; sperimentare nuovi canali di distribuzione delle informazioni al pubblico.
Riguardo alla rete WiFi ad oggi sono stati installati 151 Hot Spot WiFi sui seguenti luoghi fissi:
– 44 capolinea principali;
– 44 paline elettroniche;
– 46 Hot Spot RomaWireless;
– 12 luoghi di interesse turistico;
– 5 Punti informazione Turistiche (PIT).”

C’è da dire che attualmente con la legge antiterrorismo (leggi qui per approfondire il Decreto Pisanu) gli Hot Spot in Italia non permettono il libero accesso in Wifi, c’è sempre l’obbligo di registrazione e questa procedura (a volte complicata e lunga) blocca lo sviluppo di queste piattaforme. (Per fortuna dal 1 gennaio 2011 non ci sarà più questa legge,ndr)
Io spero che questa legge venga abrogata il prima possibile o che vengano almeno istituite forme di registrazione molto più veloci.
Tornando al progetto dell’ATAC è sicuramente un progetto interessante.
Che sia finalmente venuta l’ora anche per la città metropolitana di Roma di portarsi al passo con le nuove tecnologie?
La sfida è aperta.
