Questo post parte da una riflessione personale.
In questi giorni mi sono soffermato a parlare con amici sul fatto che la televisione ha fatto ormai il suo tempo.
Il medium televisivo ha in sè una visione monodirezionale: lo spettatore è passivo, riceve semplicemente quello che il palinsesto gli propone. Lui assorbe, ascolta, se non è interessato cambia canale o spegne la televisione.
La risposta del telespettatore (in comunicazione lo chiamano feedback) è praticamente assente, nulla. Si c’è l’auditel, è vero, quindi se un programma non viene visto vuol dire che non funziona (per lo spettatore medio). Ed è un metro giusto? Assolutamente no, così facendo si privilegia sempre la quantità alla qualità.
I media Classici (radio, televisione, stampa), esistenti ormai da 50 anni e più, si sono standardizzati e sono tutti omologati, offrono gli stessi servizi, con una bassissima personalizzazione e sono concentrati in una o massimo due alternative per il consumatore.
In questi anni ho sentito tante persone dire: “io non accendo più la televisione, decido io cosa fare, con Internet posso fare quello che voglio.”
Bene, analizziamo questa cosa: Internet per anni ha rappresentato la libertà dai canoni classici, dove l’utente poteva fare quello che voleva. Poteva visionare migliaia di pagine Web e scegliersi il suo palinstesto.
Beh, io non credo che la situazione sia ancora così o ancora non per molto.
Media classici:
Vuoi vedere la tv generalista? C’è Rai o Mediaset. Vuoi la tv satellitare? Scegli Sky o Mediaset Premium.
Ora trasliamo questo pensiero sulla Rete:
Vuoi cercare un’informazione su internet? C’è Google o Bing.
Vuoi una mail? C’è Gmail o Hotmail.
Vuoi vedere i video? C’è Youtube o Vimeo.
Vuoi farti i fatti degli altri e condividere le tue esperienze in modo sociale? C’è Facebook o…(tanti piccoli altri fra i quali Myspace)
Vuoi vendere e comprare online? C’è Ebay e…?
Vuoi un telefonino? C’è iPhone, Android e Windows Phone. (qui il settore è più variegato fra Nokia, Blackberry e altri, anche se presto si standardizzerà a 2, massimo 3 concorrenti.)

Se mi concedete il parallelismo, vi accorgerete che, come per i media tradizionali, si sta assistendo a una concentrazione di Fonti (o Media), riducendo le aternative a 2 e di conseguenza alla standardizzazione del “palinstesto” inteso come modalità di rappresentazione per l’utente.
Prendiamo ad esempio il più grande Social Network del momento, Facebook, che è il sito più visitato al mondo (ha superato Google un annetto fa).
Li c’è veramente interazione? Li potete davvero fare quello che volete? Pensateci bene.
Quando entrate in Facebook avete una Home fatta di persone che pubblicano i loro contenuti, i loro video, le loro foto, le loro idee. E voi cosa fate?
Guardate cosa fanno loro, cosa scrivono, e a vostra volta pubblicate le vostre foto, i vostri video, i vostri pensieri.
E scusate, ma questa non vi sembra una sorta di palinsesto televisivo?
Ok, avete scelto voi i vostri amici con i quali interagire, ma è questa la vera interattività?
E’ quella di poter scrivere un commento sotto una foto o poter mettere mi piace? O creare un evento e inviarlo a 1000 persone sperando che 10 vengano?
Pensate davvero che questa sia l’interattività che aspettavamo?
Guardando le foto degli amici pensate davvero di diminuire le distanze fisiche?
Chattare per chiedere le solite cose (come stai, che dici, al lavoro tutto a posto?) è paragonabile alla chiacchierata di persona fatta di sguardi, di frasi dette e non dette?
Non vi è capitato mai di incontrare amici che vedete una volta l’anno e non sapere cosa raccontarvi visto che sapete già tutto?
Beh è vero sapete tutto, ma conoscete una foto, un’espressione, non i dettagli.
E i dettagli sono una voce, un ricordo, una musica..e fanno la differenza.
Vi sentite tutti più vicini, eppure io credo che siamo sempre più lontani, stiamo allontanando il vicino e avvicinando il lontano.
E una sera qualunque come la trascorrete? Davanti alla home di facebook parlando con la gente? Avete visto le statistiche di quanta gente si connette? Tutta gente che potrebbe uscire, parlare con persone vere, divertirsi..
Ma non è tutto, pensate alle aziende, loro come usano Facebook? Usano la Fan page solo per caricare i LORO contenuti, e in molti casi hanno anche la bacheca bloccata per non permettere agli utenti di esprimere la loro opinione (hanno paura di conseguenze negative di immagine, visto che la fanno sempre curare all’ultimo stagista di turno).
Quante aziende o personaggi famosi che conoscete usano Facebook in modo intelligente e interattivo? 1 su 10? o forse 1 su 100?
Certo, è inutile negarlo, sicuramente c’è più interazione di un media tradizionale, c’è scambio, ma siamo ben lontani dal Social, forse siamo più Network.
O forse, come piace a me A-Social Network
E voi….vi sentite interattivi?
